Migliori scarpe antinfortunistiche

Calzature antinfortunistiche per lavoro

 

Le scarpe antinfortunistiche sono un tipo di calzature adatte a chi, durante il proprio lavoro, è esposto a rischi di natura meccanica, chimica, biologica o fisica: si tratta del tipo di scarpe di sicurezza utilizzate moltissime categorie di lavoratori, dai meccanici ai carpentieri.

Esistono moltissimi tipi di scarpe antinfortunistiche, con caratteristiche particolari e dipendenti dal tipo di occupazione per il quale sono pensate; le loro caratteristiche sono comunque regolate per legge, in modo da garantire ai lavoratori una sicurezza costante.

Due categorie di lavoratori che necessitano sempre di scarponcini da lavoro sono muratori e idraulici: nel loro caso, la caratteristica principale che devono avere le scarpe di sicurezza è l’idrorepellenza e l’aderenza della suola al terreno, oltre alla protezione da eventuali schiacciamenti.

Gli elettricisti invece necessitano di calzature di protezione in grado di dissipare l’elettricità statica che si accumula nel corpo durante il loro lavoro, proteggendoli così dalle scosse accidentali.

Anche i falegnami e i carpentieri hanno bisogno di scarpe antinfortunistiche, che devono essere impermeabili e antiscivolo nel caso in cui lavorino a contatto con l’acqua, ad esempio nel caso dei cantieri navali.

Tra gli altri lavoratori che utilizzano comunemente scarpe da lavoro ricordiamo anche i saldatori, le cui scarpe di sicurezza devono essere in grado di resistere a una temperatura di 300°C.

Esistono vari tipi di calzature di protezione, le cui caratteristiche dipendono dal tipo di protezione che offrono e dalle occupazioni per cui sono adatte; nella maggior parte dei casi si tratta di calzature antistatiche, dotate di puntale di sicurezza e con suola antishock, resistente agli olii minerali e antiscivolo.

Esistono poi scarpe con tomaia idrorepellente, soletta antiforo o addirittura resistenti alle immersioni, che vengono utilizzate per alcuni particolari tipi di lavoro.

Questi sono i requisiti di base, obbligatori per legge: esistono poi dei requisiti opzionali, che tuttavia è possibile ritrovare negli scarponcini da lavoro realizzati da alcune aziende, e che riguardano aspetti particolari come la resistenza della suola allo scivolamento e la resistenza all’acqua.

 
 
 

 

L’importanza delle scarpe antinfortunistiche

Le calzature di protezione sono uno strumento importantissimo nell’abbattimento dei rischi derivanti al lavoro: in particolare, grazie ai puntali di protezione sono in grado di proteggere dalla caduta di oggetti o dall’eventuale schiacciamento ella parte anteriore del piede, mentre la suola rinforzata protegge in caso di calpestamento di oggetti appuntiti e taglienti.

Grazie alla loro resistenza proteggono inoltre dal caldo, dal freddo e dai liquidi dannosi, che possono rappresentare un serio problema in alcune professioni.

Nel caso in cui non si adattino bene al piede, ad esempio perché sono della misura sbagliata o del tipo sbagliato per la propria occupazione, le scarpe antinfortunistiche possono però causare più danni che benefici: ad esempio, una scarpa troppo rigida può affaticare durante il lavoro, o provocare lussazioni e storte dovute alla posizione scorretta del piede.

Attenzione quindi al fatto che siano comode e leggere ma anche all’allacciatura che deve essere corretta, pena il rischio di inciampare; a tal proposito, meglio valutare le scarpe senza lacci. Inoltre, le scarpe da lavoro vanno sostituite con regolarità: una scarpa troppo usurata infatti non protegge sufficientemente il piede, e può anzi danneggiarlo.

 
 

Scarpe e normativa Europea per la sicurezza sul lavoro

In Italia, le calzature di protezione sono regolate dalle normative europee EN ISO 20344, 20345, 20346 e 20346; queste normative regolano rispettivamente i requisiti generali, le calzature di sicurezza con puntale resistente a 200 joule, quelle con puntale resistente a 100 joule e quelle senza puntale, denominate con la lettera O.

Le calzature che rientrano nella norma 20345 sono contraddistinte dalla lettera S, all’interno della quale ci sono diverse categorie di protezione che vanno da SB (quella minima) a S5, con ciascuna categoria che integra anche i requisiti di quelle precedenti.

Inoltre, gli scarponcini da lavoro con suola antiscivolo possono avere tre ulteriori classificazioni: SRA, SRB e SRC, a seconda delle superfici e dei lubrificanti con le quali sono state testate; in particolare, la classificazione SRC comprende tutti i requisiti delle altre due.

Nello scegliere le scarpe di sicurezza più adatte alla propria occupazione, bisogna per prima cosa conoscere e analizzare i rischi legati al proprio ambiente di lavoro; la prima scelta che bisogna fare è infatti quella della categoria, da scegliere tra S, P e O: in particolare, le scarpe di tipologia S sono adeguate in tutti quei posti di lavoro in cui vi sia il rischio di cadute di gravi e schiacciamenti del piede, quelle di tipologia P nel caso in cui vi sia il rischio di perforazioni della suola da parte di oggetti appuntiti, mentre nel caso in cui non vi sia nessuno di questi rischi sono più adeguate quelle di tipologia O, che pur non avendo un rinforzo sulla punta sono comunque considerate dispositivi di protezione individuali.

Non sempre avere una protezione superiore a quella realmente necessaria è un vantaggio: molte occupazioni in cui non vi siano effettivamente rischi di cadute o perforazioni necessitano però di mobilità e flessibilità, che spesso non vengono garantite dalle calzature più pesanti, le quali dunque sarebbero scomode e inadatte per il lavoratore.

 
 

Scarpe da lavoro: uomo e donna

Un altro fattore da tenere in considerazione è il sesso del lavoratore: dal momento che negli ultimi anni molte donne hanno iniziato a dedicarsi a mestieri comunemente considerati appannaggio del genere maschile, i produttori di scarpe antinfortunistiche si sono adeguati e hanno cominciato a realizzare calzature di protezione pensate specificatamente per le lavoratrici.

Al di là della semplice disponibilità di misure più piccole, infatti, gli scarponcini da lavoro femminili devono tenere in considerazione le differenze strutturali tra il piede maschile e quello femminile: in generale, infatti, i piedi delle donne sono più stretti di quelli maschili, e le scarpe di sicurezza devono riflettere questa differenza in modo da poter calzare bene e rimanere ben aderenti al piede.

Dal momento che le donne hanno generalmente una muscolatura meno forte di quella maschile, inoltre, gli scarponcini da lavoro femminili tendono a essere realizzati in materiali più leggeri, arrivando a pesare circa 400g.

In qualsiasi caso, è inoltre importante provvedere alla regolare manutenzione e sostituzione delle scarpe antinfortunistiche: bisogna controllarle regolarmente, mantenendole in buono stato e osservando le disposizioni fornite dal produttore in merito alla loro manutenzione, utilizzandole esclusivamente per lo scopo per il quale sono state pensate.
 

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